martedì 24 settembre 2013

Musicale, il ministero concede la classe

la_nuova_sardegna_25_09_2013_mini.jpgMusicale, il ministero concede la classe Di Patre (Gilda): «Ho portato a Roma le istanze dei ragazzi: mi hanno detto sì». Cgil, Cisl e Uil continuano la lotta ISTRUZIONE»LA SVOLTA di Valeria Gianoglio e Giovanni Bua NUORO «La seconda classe del liceo musicale nuorese si farà»: la notizia attesa da diversi mesi è arrivata alle 19 di ieri, al termine di un incontro a Roma, tra il capo dipartimento del ministero dell’Istruzione, Luciano Chiappetta, e la vicecoordinatrice nazionale della Gilda, la nuorese, Maria Domenica Di Patre. Lo racconta la stessa sindacalista, ancora piuttosto emozionata, dopo la fine di una battaglia estenuante e tenace. «Ho appena finito di parlare con il capo dipartimento - racconta Maria Di Patre _ gli ho consegnato tutte le lettere scritte dai ragazzi del Musicale, e quella dei genitori. Gli ho detto che non possono continuare a parlare di lotta alla dispersione scolastica e poi chiudere gli occhi di fronte alla situazione delle scuole nel Nuorese. Il capo dipartimento, allora, dopo avermi ascoltato, di fronte a me ha chiamato il ministro Maria Chiara Carrozza, ci ha parlato, e lei ha detto che bisognava concedere la classe. E che avrebbe dovuto chiamare il provveditore, Francesco Feliziani. A Feliziani, il ministero ha detto che la classe, al liceo musicale, bisognava concederla». È fatta, dunque. E di fronte a quel «Sì, la classe è concessa», alla stessa Maria Di Patre, per poco non sono scese le lacrime di gioia. «È stata una vittoria dopo tanti sforzi _ dice _ dopo tanti incontri a Roma, dopo aver portato al ministero le istanze del territorio, finalmente l’abbiamo spuntata. Sono contenta per il mio territorio e per la scuola». Ma intanto, nel territorio, a due settimane dall’inizio dell’anno scolastico la disapprovazione e la rabbia nel mondo della scuola continuano a montare in tutta la provincia e su diversi fronti. A Nuoro e Tonara, Siniscola e Gavoi, Desulo, Aritzo, Sorgono. A Irgoli e Galtellì, Loculi, Onifai, Lula. «E uniscono nella protesta alunni, genitori, politici, sindaci e rappresentanti istituzionali, in un crescendo che potrebbe manifestare ben presto uno scenario che pone a rischio la pace sociale». Così inizia, infatti, la durissima lettera firmata dai segretari provinciali di Cgli, Cisl e Uil indirizzata al ministro del Miur Maria Chiara Carrozza, all’assessore regionale Sergio Milia e al direttore dell’ufficio scolastico regionale Francesco Feliziani. Diritti calpestati. «Ancora una volta - attaccano Salvatore Pinna, Michele Fele e Felicina Corda – vengono calpestati diritti esigibili quali il diritto alle pari opportunità, alla scelta dell’indirizzo per cui ci si sente maggiormente portati, a una qualità formativa di alto profilo. Il diritto alla sicurezza, a permanere con serenità nel proprio luogo di origine. Dietro un mero discorso di numeri vengono posti in discussione valori fondanti della nostra società, il valore dello studio e il valore del lavoro. E deprezzati e resi subalterni a valori effimeri che non offrono prospettive per il futuro. La nostra Provincia nel corso degli anni ha pagato un tributo oramai insostenibile in termini di dimensionamento e razionalizzazione». Nel mirino i tagli orizzontali del Miur. Che «non tengono minimamente conto della particolarità del nostro territorio cui non possono essere applicati tout court parametri generali, e quindi sono ignorati distanze, percorsi di montagna, paesi in via di deantropizzazione, disagi infrastrutturali e viari, in sintesi le reali problematiche». «In diverse situazioni – attaccano i confederali – gli studenti sarebbero forzatamente costretti a ripiegare su scelte alternative non gradite. E questo con un fenomeno dell’abbandono scolastico che continua a interessare in misura sostenuta la Sardegna».

Liceo musicale, battaglia vinta

unione_sarda_25_09_2013_mini.jpgNUORO. Esultano l'istituto comprensivo Maccioni e Tonara dopo la manifestazione di ieri Liceo musicale, battaglia vinta Roma autorizza l'avvio della seconda classe per i 47 iscritti NUORO La rivolta in difesa della scuola ieri continua a Nuoro, in Barbagia e in Baronia. In serata da Roma rimbalza la notizia tanto attesa della deroga, sebbene non per tutti. Sì all'attivazione di un'altra classe al liceo musicale Satta di Nuoro in modo da accogliere tutti i 47 iscritti (tra loro due disabili), senza lasciar fuori nessuno. Sì a una prima in più nell'istituto comprensivo Maccioni di Nuoro dove si rischiano classi pollaio. Sì anche all'avvio della classe a rischio taglio a Tonara. LA DECISIONE Il capo dipartimento del ministero dell'Istruzione Luciano Chiappetta interviene direttamente sulla vertenza nuorese e sconfessando la decisione del direttore scolastico regionale Francesco Feliziani adottata venerdì sul caso Satta autorizza l'avvio della seconda prima. Accoglie anche la richiesta di una classe in più alla media Maccioni di Nuoro: decisione comunicata subito ai genitori dal preside Antonio Alba. Non passa invece la richiesta analoga fatta per l'istituto Borrotzu e neppure la classe attesa a Desulo. «Mi sono emozionata per la contentezza, sono felice per il risultato», commenta subito Maria Domenica Di Patre, vice coordinatore nazionale della Gilda che ieri pomeriggio, alle 18.30, incontra Chiappetta. Il dirigente del ministero dell'Istruzione conosce il caso Nuoro anche per le forti sollecitazioni politiche, compresa la lettera al ministro Maria Chiara Carrozza firmata da quattro parlamentari sardi, Roberto Capelli in testa. I SINDACATI «Ho consegnato al dottor Chiappetta tutti i documenti che ho avuto sabato al liceo Satta. Lui ha chiamato il ministro, il dirigente scolastico regionale. Sosteneva che se Modica ha avuto la deroga bisognava darla a Nuoro dove la situazione era uguale. Così è stato», racconta con emozione Maria Domenica Di Patre al termine dell'incontro. In quel momento c'è chi festeggia e chi no, come all'istituto Borrotzu. «È un grande risultato per il liceo musicale, frutto della pressione dell'intera città, ma siamo moderatamente soddisfatte perché non tutte le richieste sono state accolte», dice Maria Luisa Ariu della Cisl. LE PAURE Per oggi gli studenti del liceo Satta avevano in programma un megaconcerto davanti all'ex mercato civico. Iniziativa superata dalla svolta di ieri sera. Per tutta la mattina di ieri i ragazzi hanno fatto volantinaggio ai giardini di piazza Vittorio Emanuele. Giovani e genitori hanno fatto conoscere le loro istanze ai commercianti e ai passanti. I leader provinciali di Cgil, Cisl e Uil - Salvatore Pinna, Michele Fele e Felicina Corda - hanno scritto al ministro: «I tagli orizzontali non tengono conto della particolarità del nostro territorio cui non possono essere applicati tout court parametri generali. Sono ignorati distanze, percorsi di montagna, disagi infrastrutturali e viari. Il fenomeno dell'abbandono scolastico continua a interessare in misura sostenuta la Sardegna e in particolare il Nuorese con punte del 25,8 per cento. Se non efficacemente contrastato, potrebbe avere conseguenze catastrofiche. Per questo chiediamo immediate risposte». TONARA Prima della decisione romana, bar e negozi chiusi e attività produttive bloccate. Tutto il paese ieri mattina si è unito agli studenti perché «il mancato avvio della prima classe dell'Istituto industriale - ha detto Costantino Floris, imprenditore, della Confesercenti provinciale - pone problematiche che coinvolgono non solo i ragazzi, i genitori e gli operatori scolastici, ma tutto il comparto socio-economico territoriale». I ragazzi dei vari istituti hanno marciato per le vie del paese. Anche le chiese sono rimaste chiuse. «Dobbiamo essere uniti se davvero vogliamo mantenere la scuola», ha detto il parroco padre Giovanni Cuccui. Francesca Gungui Roberto Tangianu

venerdì 20 settembre 2013

SOLIDARIETÀ DEI DOCENTI ALLA MOBILITAZIONE DI GENITORI E ALUNNI

Al Ministro dell'Istruzione, Università e Ricerca Al Dirigente dell'Ufficio Scolastico Regionale Al Dirigente dell'Ufficio Scolastico Provinciale p.c. Al Presidente della Provincia di Nuoro p.c. Al Sindaco del Comune di Nuoro p.c. Al Dirigente Scolastico del Liceo “S. Satta” di Nuoro Oggetto: solidarietà alla mobilitazione di genitori e alunni del Liceo “S. Satta” di Nuoro I sottoscritti insegnanti del Liceo “Sebastiano Satta “ di Nuoro, riuniti in libera assemblea in data 20 settembre 2013, ESPRIMONO la loro solidarietà nei confronti della mobilitazione di genitori e alunni per la mancata attivazione di una seconda classe prima dell'indirizzo Musicale, chiesta in deroga. Allo stato attuale risulta autorizzata una classe prima del Liceo Economico Sociale, che ha accolto le richieste di iscrizione degli alunni in esubero risultati idonei alla frequenza del Liceo Musicale. In sostanza, alunni e genitori chiedono solamente la conversione di una classe ad indirizzo Economico-Sociale in una ad indirizzo Musicale. Il che implicherebbe un'aggiunta in organico di sole 23 ore di insegnamento in ambito musicale. SEGNALANO la situazione di disagio con cui è iniziato l'anno scolastico nella loro scuola che, alla data odierna, dopo 5 giorni di inutile attesa delle decisioni dell'USR Sardegna, non ha consentito di avviare regolari attività didattiche con i ragazzi a causa del permanere dello stato di agitazione. CHIEDONO a Codesto Ufficio una risposta, pronta e positiva, all'istanza di attivazione della seconda classe prima di indirizzo Musicale chiesta in deroga, che consenta la frequenza, nel rispetto dei principi costituzionali di uguaglianza a tutti i cittadini, del diritto allo studio, del diritto alla scelta del proprio percorso formativo e della libertà di insegnamento, sanciti dagli artt. 3, 30, 31, 33, 34 della Costituzione della Repubblica, a tutti i 47 alunni idonei iscritti (di cui due diversamente abili). Nuoro, 20 settembre 2013

Quanti giorni ancora?

 

Dal 16 settembre, primo giorno di scuola, sono già trascorsi:

 

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e i nostri alunni non sanno ancora se potranno studiare nell'indirizzo da loro prescelto.

Questo lo chiamano diritto allo studio?

 

Pagina pubblicata in seguito alla delibera dell'assemblea dei docenti del Liceo Satta, riunitasi in data 20 settembre 2013.

mercoledì 18 settembre 2013

Liceo musicale, corteo lungo il Corso

Liceo musicale, corteo lungo il Corso Gli studenti scendono in piazza nelle vie centrali della città: raggiungeranno il palazzo della Provincia di Francesco Pirisi NUORO Domani il liceo Satta scende in piazza per chiedere a gran voce il rispetto del diritto allo studio. L’agitazione è stata decisa nell’ambito della protesta per la mancata attivazione nella scuola di una seconda sezione per le matricole che hanno optato per l’indirizzo musicale. Tutti gli studenti dell’istituto in questi primi giorni hanno disertato le lezioni. La questione sul tappeto è nota sin dalla primavera, quando è stato certo che il dimensionamento del ministero aveva sottratto la seconda sezione presente sino a due anni prima. Insieme agli allievi del liceo di via Deffenu dovrebbero essere parte della manifestazione anche i colleghi delle altre scuole della città. Il concentramento sarà proprio davanti alle ex magistrali, intorno alle 8,30, per poi attraversare il corso Garibaldi e raggiungere la Provincia. «Chiederemo un incontro al presidente Deriu e all’assessore della Pubblica istruzione, Tidu, affinché si possano avere in tempi rapidi le risposte che aspettiamo», afferma Lia Fois, rappresentante dei genitori nel consiglio d’istituto. Il problema è sorto a febbraio, subito dopo la chiusura delle iscrizioni di chi andava a chiudere il ciclo delle medie. Per l’indirizzo musicale 47 richieste, da dividere in due classi, secondo i programmi dei dirigenti. Si è messa in mezzo la normativa, che non consente l’aggiunta di sezioni rispetto all’anno precedente. E così 25 ragazzi hanno potuto soddisfare la propria scelta, mentre altri 22 sono rimasti a terra, inseriti in una nuova sezione dell’indirizzo economico e sociale. Una soluzione non conforme alle richieste, «che non consente ai ragazzi di dare una riposta alle proprie aspirazioni, ma è anche contro ai principi sulla formazione contenuti nelle norme civili e costituzionali», aggiunge la signora Fois. L’indirizzo musicale è stato una conquista per Nuoro e il territorio, capace di colmare anche l’assenza in città del Conservatorio. All’inizio 10 anni di corso sperimentale, con la formazione di un gruppo di docenti e la possibilità per i ragazzi di avere l’insegnamento di sei diversi strumenti nei quali fare la scelta. L’istituzionalizzazione dell’indirizzo, con la riforma Gelmini, ha trovato una scuola preparata. Ancora Lia Fois: «Un fiore all’occhiello, su cui ha investito da un paio di lustri la Provincia e la struttura interna all’istituto, dalla dirigenza ai docenti, alla quale in tutti questi anni si sono rivolti sia i ragazzi della nostra provincia, sia di alcuni paesi di quella di Sassari». La conclusione è che il patrimonio didattico non si vuole perdere. Sciopero di giovedì a parte, è prevista la continuazione della protesta, con il coinvolgimento dell’intero istituto.

Liceo musicale: «O tutti o nessuno»

NUORO Lo slogan parla chiaro: «O tutti o nessuno». Tutti a scuola, nessuno deve rimanere alla porta. Succede al Liceo musicale di via Deffenu, dove ieri mattina è apparso uno striscione che non lascia spazio a interpretazioni. La scuola è un diritto di tutti, anche dei 47 alunni che rischiano di restare fuori perché il dirigente scolastico regionale Francesco Feliziani non ha ancora autorizzato l’attivazione di due prime classi. Quarantasette alunni, di cui due disabili, tutti regolarmente preiscritti e dunque tutti dichiarati idonei da un’apposita commissione d’esame. Ragazzi e ragazze che sognano di fare della musica la loro professione di domani. Ragazzi e ragazze che ieri mattina hanno suonato lungo la via Deffenu, un concerto per rimarcare ancora una volta il diritto allo studio (compreso quello della scelta del proprio indirizzo). Mentre un gruppo di genitori porta avanti lo stato di mobilitazione permanente dichiarato venerdì scorso, dopo un’affollata quanto animata assemblea davanti agli assessori provinciale e comunale all’Istruzione, Costantino Tidu e Paola Demuro. Anche il presidente della Provincia, Roberto Deriu, ha portato la sua solidarietà, sabato scorso. Diversi, e ripetuti nel tempo, gli interventi del deputato Roberto Capelli. Costante l’impegno dei sindacati. Nonostante tutto, la situazione al Liceo musicale Satta resta ancora di stallo. All’ordine del giorno, tra le emergenze da risolvere. «Liceo musicale Nuoro: concessione di una classe prima anziché due come richiesto dalla dirigente scolastica» sintetizzano Antonella Cidda, Maria Luisa Ariu e Pierpaolo Zidda, segretari provinciali della Flc Cgil, Cisl Scuola e Uil Scuola. In campo anche per «l’Istituto comprensivo 3 Nuoro: concessione di sei classi prima anziché sette come richiesto dal dirigente scolastico; Istituto comprensivo 2 Nuoro: concessione di cinque classi seconde anziché sei come richiesto dalla dirigente scolastica; Ipas Sorgono: mancata attivazione convitto».

CAMPANELLA D'ALLARME

Campanella d'allarme Aule sovraffollate e classi sparite: è rivolta NUORO Proteste, comitati spontanei, braccia incrociate. In provincia di Nuoro ieri la prima campanella ha la voce dei genitori preoccupati: rimostranze di ogni ordine e grado accolgono l'inizio dell'anno scolastico. In prima linea padri e madri. Tra le new entry il caso dell'Istituto industriale di Tonara, rimasto finora sottotraccia perché gli interessati hanno avuto solo all'ultimo momento la conferma che non è prevista l'attivazione della prima. Così i genitori dei 16 studenti rimasti a terra, insieme ai loro figli, picchettano l'entrata e nella notte chiudono a lucchetto i cancelli della scuola. «Finché non otterremo ciò che chiediamo terremo il presidio», promettono. Stamane è previsto un rendez-vous alla presenza del dirigente di Aritzo (cui Tonara fa capo) e insegnanti. RIVOLTA AL LICEO MUSICALE Fulmini e saette anche al liceo musicale Satta di Nuoro, una delle due prime richieste infatti per il momento non è stata accordata, lasciando a bocca asciutta 20 iscritti che ieri inscenano il proprio dissenso a suon di chitarre e tamburelli. Sullo sfondo le scelte troppo ragionieristiche del Governo e, a cascata, dell'Ufficio scolastico provinciale che si trova tra l'incudine e il martello. Decisioni che minano alle radici il diritto allo studio: spesso il talento artistico mal si accorda con gli iter canonici, per cui diversi di quei giovani cui ora viene negato l'accesso al liceo musicale potrebbero essere condannati alla dispersione scolastica. A maggior ragione in una situazione come quella del Satta: «Kafkiana», commenta la dirigente Carla Rita Marchetti, «visto che i numeri ce li abbiamo». All'unisono il deputato del Centro democratico Roberto Capelli, presente ieri, che da mesi perora la causa di questa scuola. MEDIE SOVRAFFOLLATE Venti di ribellione anche alle Medie Maccioni: insorgono i genitori dei bambini di prima i quali, di fronte alla prospettiva che i propri pargoli si trovino stipati in aule di oltre 30, non fanno entrare i propri figli e si precipitano in Provveditorato. «Condizioni fuori norma», tuonano Antonella Cidda e Maria Luisa Ariu, Cgil e Cisl scuola, che sostengono la battaglia per l'autorizzazione di una settima classe. «Allo stato attuale c'è un assoluto dispregio della sicurezza, esistono delle precise relazioni della Asl e dei vigili del fuoco che impongono il limite di 28 persone tra ragazzi e professori. E poi ne va della qualità della didattica». Oggi alle 8,30 è in programma un'assemblea nell'auditorium di via Aosta, cui sono invitati tutti gli interessati. GAVOI E BARONIA Nel frattempo rimangono in standby altre oasi didattiche sulla via dello smantellamento: vedasi Gavoi dove - salva la classe dei maturandi del Classico e la terza dei Geometri - rimane l'incognita della seconda geometri, che verosimilmente finirà con un salvataggio in corner attraverso la formula del corso a progetto finanziato dalla Regione o, come annunciato nei giorni scorsi dal presidente Roberto Deriu, dalla Provincia. Scuole chiuse per protesta anche a Galtellì, Irgoli, Onifai e Loculi in attesa che l'Usr si pronunci sulla concessione di un preside in esclusiva per tali plessi. Francesca Gungui

sabato 14 settembre 2013

Occupato il liceo musicale

NUORO. Si mobilitano genitori e ragazzi: non ci spostiamo fino alla soluzione Occupato il liceo musicale Prima classe negata nonostante le 47 iscrizioni NUORO La seconda classe della prima del liceo musicale Satta è ancora una chimera nonostante i 47 iscritti e le tante proteste. E allora genitori e alunni decidono la mobilitazione permanente. Ieri primo atto al termine di un'assemblea. «Staremo qui finché non otterremo una risposta positiva alla legittima richiesta volta a ottenere il diritto allo studio per i nostri figli», annunciano. IL CASO La decisione viene comunicata al dirigente scolastico regionale e all'assessore Sergio Milia, ai vertici della Provincia e al sindaco della città. Arriva dopo una mattinata di dibattito, alla presenza degli assessori alla Pubblica istruzione Costantino Tidu per la Provincia e Paola Demuro per il Comune e dei sindacalisti. La richiesta della seconda è reclamata in coro per soddisfare le legittime aspirazioni di 47 iscritti, compresi due disabili, tutti promossi dalla commissione che ha giudicato i loro test. Impossibile che trovino spazio in una classe perché metà rimarrebbe fuori col rischio di ingrossare il fenomeno diffuso della dispersione scolastica. Da qui la richiesta di attivarne un'altra, ma una circolare-capestro lo vieta. LA BATTAGLIA Non sono bastate lettere al ministro e interrogazioni parlamentari. Ma i genitori non si arrendono e scendono in campo con forza. Chiedono che la possibilità di frequentare il primo anno del liceo musicale, scuola che raccoglie consensi e riconoscimenti anche nella Penisola, venga garantita a tutti gli iscritti, senza che nessuno sia sacrificato nel nome di rigidi parametri numerici. SCUOLE MEDIE In città c'è un altro fronte di contestazione. Riguarda le super classi delle scuole medie Maccioni e Borrotzu. Ieri la questione è finita negli uffici del dirigente scolastico provinciale. Docenti, genitori e sindacalisti sollecitano l'istituzione di una classe in più per evitare quelle da 30-31 alunni che porrebbero anche problemi di sicurezza. ( m. o. )

Liceo musicale, i genitori si mobilitano

Liceo musicale, i genitori si mobilitano NUORO Mobilitazione permanente, a partire da ieri e fino a quando non otterranno risposta positiva alla «legittima richiesta» di ottenere per i propri figli la fruizione del diritto allo studio secondo le loro legittime scelte e motivazioni. Così decine di genitori degli alunni del liceo musicale Satta, riunitisi in assemblea insieme agli assessori comunale e provinciale alla Pubblica istruzione e ai sindacati del territorio, durante la quale hanno ribadito (anche in una lettera spedita dai rappresentanti istituzionali a Ministro e Regione) la richiesta dellì’attivazione di due prime classi a indirizzo musicale, a fronte dei 47 alunni regolarmente iscritti, di cui due diversamente abili, tutti dichiarati idonei da un apposita commissione. Non abbastanza per Ufficio scolastico Regionale e Provinciale, che non ha fornito alcuna risposta in merito nonostante l’ormai imminente inizio dell’anno scolastico. Un silenzio allarmante, che ha convinto i genitori dei ragazzi (e non solo quelli dei 47 “a rischio”) a dichiarare lo stato di mobilitazione permanente, e comunicarlo al dirigente dell’ufficio scolastico Regionale e Provinciale, oltre che a Comune, Provincia e alla dirigente scolastica dell’istituto Satta. Una prostesta che trova la massima solidarietà anche al di fuori delle mura scolastiche. Con Bianchi e Deriu che si sono già più volte pronunciati contro le politiche dissennate di dimensionameto scolastico, che non si ferma più nemmeno di fronte a corsi che dimostrano di avere ampiamente i numeri per vivere e crescere ancora.

«Il Liceo musicale in attesa della dovuta deroga»

IL DEPUTATO ROBERTO CAPELLI (CDS) «Il Liceo musicale in attesa della dovuta deroga» NUORO «È arrivato il momento che il Governo e la Regione decidano non se le scuole, gli ospedali, i tribunali, le caserme, gli uffici e i servizi costituzionalmente riconosciuti debbano chiudere, ma se debbano esistere i nostri paesi!». Usa l’arma dell’ironia, Roberto Capelli, deputato nuorese del Centro democratico Sardegna. E subito cita le ultime parole famose del capo del governo Enrico Letta: «Finalmente ritorna e riesiste l’impegno per il diritto allo studio, che è stato uno dei temi più complessi, più controversi e purtroppo più tagliati negli anni. Se non c’è diritto allo studio non c’è la pari opportunità di accesso all’istruzione le persone non sono in grado di superare le diseguaglianza». «Parole assolutamente condivisibili – attacca Capelli –, quelle dette da Letta a margine dell’annuncio dello stanziamento di 400 milioni di euro per la scuola. Parole che stridono, nei fatti, con quanto succede in Sardegna. In particolare, da Nuoro a Bitti, da Galtellì a Gavoi, da Ovodda a Irgoli si sollevano gli appelli al direttore scolastico regionale di turno, di sindaci, genitori e alunni contro la cancellazioni di classi e Istituti. Tornano in campo i tristi numeri dei nostri paesi e delle nostre città: spopolamento, trasporti, infrastrutture scolastiche, invecchiamento della popolazione, isolamento, lavoro». «A questi – continua il deputato – vanno aggiunte le indebite pressioni di chi chiede alle Istituzioni scolastiche di far tornare i conti penalizzando sempre più un territorio lontano dai centri di interesse regionale a favore di ben più servite aree metropolitane. È il caso del Liceo musicale Satta di Nuoro per il quale attendo la dovuta deroga, vista anche la disponibilità ministeriale e sostenuta dai numeri, da parte del direttore scolastico regionale». (l.p.)

lunedì 9 settembre 2013

Scuola off limits per 45 alunni Sono ancora in attesa di sapere se verranno attivate le due prime classi del liceo musicale Satta ISTRUZIONE»DIRITTO ALLO STUDIO NEGATO
di Luciano Piras wNUORO «A pochi giorni dall’inizio dell’anno scolastico la nostra domanda è: i nostri figli potranno frequentare il liceo musicale?». Resta l’incognita, infatti, sul futuro di quarantacinque alunni dichiarati idonei agli studi musicali nell’Istituto Satta di via Deffenu ma praticamente tagliati fuori perché il provveditorato regionale non ha autorizzato l’apertura delle due prime classi necessarie.
Le quarantacinque preiscrizioni del marzo scorso, insomma, non sono servite a nulla, se non a lasciare questi giovani in balia dei tagli e dei venti politici. Così, a poche ore dal suono della prima campanella, «la scuola non sa, purtroppo, darci la risposta che attendiamo con ansia» scrivono i genitori degli studenti messi all’angolo. Ibernati in attesa di tempi migliori. «A questo punto chiediamo, ancora una volta, espressamente a lei» continuano i genitori in una lettera (l’ennesima) inviata al dirigente dell’Ufficio scolastico regionale Francesco Feliziani.
«Per quanto ancora dovremo essere tenuti sulla corda, in una situazione che esercita un pessimo influsso sull’autostima e sulle aspettative dei nostri figli, che non sanno se potranno frequentare il liceo che desiderano o se dovranno piegarsi ad una soluzione non gradita?».
A nulla sono valse, finora, le interrogazioni in Parlamento e in consiglio regionale, né gli interventi sul caso dei sindacati e dei politici vari. «Il fatto che finora abbiamo condotto la nostra denuncia in termini di attesa e di consapevolezza dell’esistenza di problemi a livello amministrativo – va avanti la missiva (inviata per conoscenza anche all’assessore provinciale alla Pubblica istruzione Costantino Tidu) – non fa di noi delle persone disposte ad accettare con acquiescenza una prolungata situazione di disconoscimento delle nostre richieste, meno che mai un eventuale diniego finale.
Siamo convinti che la nostra provincia sconti già abbastanza il peso della falce del risparmio. Sappiamo che ci sono possibilità di deroghe: insistiamo, a gran voce, per avere quella che spetta ai nostri figli ed esigiamo una risposta, che crediamo ci sia dovuta, da cittadini italiani quali siamo». L’ultima speranza dei genitori di questi quarantacinque alunni in attesa di sentenza è riposta infatti su una deroga alle norme in vigore. L’unico modo per uscire dal tunnel di una «vicenda pirandelliana che vede, a tutt’oggi, negare una classe perché ci sono troppi numeri in una provincia abituata da anni a vedersi negale le classi perché i numeri sono troppo pochi».
«Conosciamo il significato del termine deroga – insiste la lettera –, che si attua in casi di eccezionalità e di particolare urgenza. Ora, a noi, e non solo a noi, appare chiaro che la situazione in cui versano i nostri figli presenta entrambe le caratteristiche». È una questione di diritto allo studio, uno dei diritti fondamentali e inalienabili della persona, sancito dalla Costituzione italiana come pure dalla Dichiarazione universale dei diritti umani dell’Onu.
«I nostri figli, a differenza dei loro coetanei di Sassari e Cagliari – scrivono ancora i genitori –, non hanno alternative ad uno studio della musica in Istituzioni statali. Per meglio chiarire – ricordano al direttore Feliziani –: tutti i ragazzi italiani hanno diritto a coltivare i loro talenti in appositi licei musicali, che necessitano di una equa distribuzione nel territorio; ma i ragazzi della provincia di Nuoro, a fronte della carenza di scuole medie a indirizzo musicale e della mancanza di un conservatorio, hanno motivo di rivendicare il carattere di urgenza di questo diritto».

giovedì 5 settembre 2013

Scuole, salvataggio in extremis?

In esame liceo musicale e super classi di Nuoro, lo Scientifico di Bitti e il convitto di Sorgono
Scuole, salvataggio in extremis? Il Nuorese chiede cinque deroghe, oggi mediazione a Roma Cinque priorità della scuola nuorese approdano sul tavolo del ministero dell'Istruzione. Francesco Feliziani, vice direttore scolastico regionale, ieri e oggi è a Roma per valutare le deroghe possibili in Sardegna. Le questioni poste con urgenza dai territori e dai sindacati barbaricini riguardano l'attivazione di un'altra prima classe nel liceo musicale di Nuoro visto che altrimenti rimarrebbero fuori venti iscritti, il salvataggio in extremis della prima classe del liceo scientifico Michelangelo Pira di Bitti, diversamente destinato a morte certa, la sopravvivenza del convitto di Sorgono che si rinnova ogni ottobre con un accordo tra Comune, Provincia e Regione e la situazione degli istituti comprensivi Maccioni e Borrotzu di Nuoro, entrambi appesantiti da classi troppo numerose. Nessuna illusione, ma l'ultimo scampolo di speranza è affidato a questa difficile mediazione.
I SINDACATI «Abbiamo sollecitato l'amministrazione scolastica regionale e tutti gli enti coinvolti, come la Provincia e la Regione, ad agire in modo da trovare spazi di agibilità e soddisfare le richieste dei territori», dice Maria Luisa Ariu, responsabile della Cisl-scuola.
LICEO MUSICALE «Noi non ci fermeremo, continueremo la battaglia», dice Rosalia Cardia Fois, rappresentante dei genitori nel consiglio d'istituto del liceo musicale Satta di Nuoro. Qui la situazione è paradossale perché le iscrizioni abbondano al punto da formare due classi, ma alla scuola viene riconosciuta una sola prima. Troppo poco per 45 iscritti e due disabili: senza la seconda classe metà di loro resta fuori. Genitori e ragazzi sono impegnati da mesi per reclamare l'attivazione di un'altra prima che - spiegano - non comporta aggravi di spese: gli spazi non sono un problema, neppure il personale docente e quello Ata. Nell'istituto di via Deffenu tutto potrebbe essere già pronto ad accogliere i nuovi iscritti, compresi quelli che arrivano dall'Oristanese e dalla provincia di Sassari. A dimostrazione del richiamo crescente di un istituto che colleziona anche premi nella Penisola. Il caso a luglio finisce in Parlamento, ma resta irrisolto.
LA LETTERA I genitori dei ragazzi scrivono ora una nuova lettera-appello alla dirigenza dell'ufficio scolastico regionale e all'assessore provinciale alla Pubblica istruzione. Rilanciano la richiesta di una deroga già messa per iscritto un mese fa, ma rimasta senza risposta. «I nostri figli, a differenza dei loro coetanei di Sassari e Cagliari, non hanno alternative a uno studio della musica in istituzioni statali», sottolineano i genitori. E aggiungono: «Tutti i ragazzi italiani hanno diritto a coltivare i loro talenti nei licei musicali, che necessitano di una equa distribuzione nel territorio. Ma i ragazzi della provincia di Nuoro, a fronte della carenza di scuole medie a indirizzo musicale e della mancanza di un conservatorio, hanno motivo di rivendicare il carattere di urgenza di questo diritto».
NUOVA MOBILITAZIONE «Se arriverà una risposta positiva faremo una grande festa, se fosse negativa continueremo la nostra battaglia», dice Rosalia Corda Fois, portavoce di genitori e ragazzi. L'idea di una nuova mobilitazione traspare anche dalle parole finali della lettera-appello: «Il fatto che finora abbiamo condotto la nostra denuncia in termini di attesa e consapevolezza dei problemi a livello amministrativo non fa di noi persone disposte ad accettare con acquiescenza una prolungata situazione di disconoscimento delle nostre richieste, meno che mai un eventuale diniego finale. Siamo convinti che la nostra provincia sconti già abbastanza il peso dei tagli. Sappiamo che ci sono possibilità di deroga: insistiamo a gran voce per avere quello che spetta ai nostri figli ed esigiamo una risposta da cittadini italiani quali siamo». Marilena Orunesu

mercoledì 7 agosto 2013

Aule sovraffollate alle medie, Demuro: urgenti altre classi

la_nuova_7 agosto_2013_miniLa Provincia contro i tagli nelle scuole
VERTENZA SCUOLA Aule sovraffollate alle medie Demuro: urgenti altre classi
La protesta dell’assessore. La situazione è inaccettabile per motivi di sicurezza e per la qualità della didattica offerta agli alunni
di Tiziana Simula - NUORO Classi affollate con 30 e anche 31 alunni. Studenti assiepati in aule che dovrebbero accoglierne al massimo 26. È quanto si prospetta nella scuola media di via Tolmino e in quella di via Aosta se non verrà concessa un’ulteriore classe. Una rivendicazione già avanzata a gran voce dai dirigenti scolastici e dalla Gilda. E sulla quale ora prende posizione anche l’amministrazione comunale. L’assessore alla pubblica istruzione Paola Demuro ha inviato una lettera al ministero dell’Istruzione, al presidente della Regione e all’ ufficio scolastico regionale e provinciale nella quale sottolinea i disagi dovuti a classi troppo affollate e alle conseguenze sulla didattica, e sollecita l’attivazione di una ulteriore classe nelle due scuole medie cittadine. Inoltre, rinnova la richiesta di istituire due classi prime nel liceo musicale di Nuoro «che da tempo offre un progetto formativo di alta qualità».
L’assessore si dice preoccupata «per la situazione che rischia di crearsi il prossimo anno scolastico 2013/2014 con la formazione di classi eccessivamente numerose. Se dovessero essere confermate quelle già definite in organico di diritto – sottolinea l’assessore –, saranno composte da 30 e anche 31 alunni. Poiché il numero di alunni per classe è un indicatore di qualità dei sistemi educativi è chiaro che questi numeri non possono essere accettati. Si chiede quindi che nell’organico di fatto si proceda in deroga all’ incremento di una classe per ogni istituto portando a 7 le classi della scuola media di via Aosta e a 6 le classi della scuola media di via Tolmino».
Una situazione inaccettabile quella prevista per le due scuole, per due ordini di motivi: la sicurezza degli alunni e la qualità della didattica. In merito alla sicurezza, l’assessore evidenzia l’esistenza di «norme precise che mettono in relazione superficie e volume delle aule con il numero massimo di alunni consentito, stabilendo l’indice di 26 persone per aula come valore massimo di affollamento accettabile. Le classi numerose – evidenzia ancora – non garantiscono un sufficiente grado di sicurezza, igiene e vivibilità, né di funzionalità didattica e di conseguenza non favoriscono l’assolvimento del pieno diritto allo studio».
Ricordando, inoltre, che «la necessità di spazi adeguati aumenta in presenza di alunni disabili per i quali si rendono necessari spazi per la presenza di ausili per la mobilità e per l’apprendimento. Classi affollate non rendono possibile l’attivazione di percorsi didattici flessibili e individualizzati con gravi conseguenze sul piano dell’apprendimento, soprattutto per i ragazzi più svantaggiati». Poi, il caso del liceo musicale “Satta” per il quale, dice «è assolutamente indispensabile l’ istituzione di due classi prime, considerato che si tratta dell’unico liceo musicale di un vasto territorio e quindi l’unico in grado di dare risposte agli alunni che vogliono seguire questo indirizzo». Conclude annunciando che l’amministrazione assumerà «ogni iniziativa che serva a dare una risposta formativa di qualità agli studenti nuoresi e sosterrà tutte le azioni che dirigenti, insegnanti, genitori e alunni vorranno porre in essere».

martedì 6 agosto 2013

La Provincia contro i tagli nelle scuole

la_nuova_5 agosto_2013_miniLa Provincia contro i tagli nelle scuole
L’assessore Tidu: «Necessario istituire un osservatorio che proponga soluzioni alle emergenze»
di Francesco Pirisi - NUORO La Provincia farà tutti gli sforzi affinché sia riattivata la seconda sezione nel primo anno del liceo musicale “Sebastiano Satta”, così come le prime classi negli istituti tecnici di Desulo e Tonara e nei licei di Gavoi e Bitti. È stato questo l’impegno preso nei giorni scorsi dall’assessore della Pubblica Istruzione, Costantino Tidu, durante un incontro con i sindacati di categoria. Riguardo al liceo musicale (nelle ex magistrali), l’assessore ha detto: «È necessario sostenere con determinazione l’azione della dirigenza scolastica per consentire che ci sia una seconda classe nel primo anno.
Non possiamo permettere infatti che venga ignorato l’orientamento manifestato da 40 alunni, di cui due disabili, che hanno scelto di frequentare quel liceo». La seconda sezione in via Deffenu era stata attivata negli anni scorsi, proprio col crescere delle domande d’iscrizione all’indirizzo musicale. L’ultimo piano di dimensionamento dell’Ufficio scolastico regionale l’ha però cancellata, con la giustificazione di dover andare a correggere un errore fatto in precedenza. Sulla questione anche l’interrogazione parlamentare al ministro del deputato Roberto Capelli. Ora se ne prende carico la Provincia, insieme agli altri punti sensibili di un organigramma fatto di tagli e accorpamenti che rischia di creare ulteriori sofferenze nell’ambito della scuola nuorese.
La scure sul numero delle classi si è abbattuta anche nel convitto di Sorgono. A Desulo e Tonara, così come a Bitti e Gavoi, il problema è invece la mancata attivazione delle prime classi, che si presenta come il primo passo per la chiusura di presidi didattici presenti da 40 anni e più. Emergenze sulle quali l’assessorato apre la vertenza con la dirigenza regionale della scuola, oltre che con la Regione.
Tidu ha anche fatto presente la necessità che venga istituito un osservatorio provinciale, con il compito di studiare la situazione del settore e prospettare delle soluzioni alle differenti questioni. Riguardo poi ai problemi strutturali degli istituti e ai lavori di manutenzione, l’assessore ha chiesto ai sindacati affinché si facciano interpreti nel tavolo regionale della necessità di allentare i vincoli del patto di stabilità per gli enti locali.
Non meno pressanti le incertezze sui fondi da destinare ai servizi per gli studenti disabili. Se ne parlerà mercoledì a Oristano in un incontro tra gli assessori provinciali. Per Tidu c’è poca disponibilità in questo senso da parte della Regione e le Province invece sarebbero costrette a sobbarcarsi grossi oneri.

domenica 4 agosto 2013

APPELLO DEI GENITORI PER SALVARE DUE CLASSI DEL LICEO MUSICALE

la_nuova_4 agosto_2013_miniLA LETTERA Appello dei genitori per salvare due classi del liceo musicale NUORO «Siamo genitori degli alunni dichiarati idonei agli studi musicali e, come tali, preiscritti, già dal mese di marzo e in attesa di conferma, alla prima classe del Liceo musicale di Nuoro». Comincia così in nuovo accorato appello per assicurare a 45 ragazzi e ragazze un futuro scolastico degno di una Repubblica democratica. «Venuti a conoscenza del rischio della mancata attivazione delle due classi prime necessarie ad accogliere tutti gli alunni idonei – scrive un gruppo di genitori all’indirizzo del dirigente scolastico regionale Francesco Feliziani –, abbiamo prontamente fatto formale istanza all’Usr in nome del diritto allo studio, ai sensi degli artt. 3 e 34 della Costituzione ed abbiamo iniziato una lunga attesa di risposte che, purtroppo tardano a giungere». «Preso atto delle comunicazioni degli esponenti regionali e nazionali della Gilda, pubblicate dalla Nuova Sardegna il 29 luglio scorso, e delle dichiarazioni dell’onorevole Roberto Capelli, pubblicate dalla Nuova Sardegna il 1 agosto, riteniamo di dover porre all’attenzione del dottor Feliziani e dell’opinione pubblica le seguenti considerazioni: i nostri figli sono idonei agli studi musicali, motivati ad affrontarli; molti di essi – insistono i genitori degli alunni – non hanno potuto finora soddisfare in alcun modo questo desiderio, poiché in tutta la provincia di Nuoro vi sono due soli corsi di scuola media ad indirizzo musicale; alcuni provengono dalla Smim di Bono, in provincia di Sassari, ma relativamente meno distante da Nuoro. Per tutti, pur con storie diverse, il Liceo musicale di Nuoro è l’unica istituzione pubblica statale che possa consentire un percorso scolastico, che per un biennio è ancora dell’obbligo, veramente rispondente alle loro esigenze formative. In tutta la provincia di Nuoro, a differenza di quelle di Sassari e Cagliari, non vi è un Conservatorio, per cui un eventuale esclusione dal Liceo musicale, dovuta solo ed unicamente alla mancata attivazione delle due classi prime necessarie ad accogliere tutti gli iscritti, comporterebbe per i nostri figli la rinuncia alla musica come disciplina di indirizzo, come mezzo di espressione e di valorizzazione di talenti, come guida alla formazione personale; il tutto senza appello, perché non si possono mandare degli adolescenti a studiare troppo lontano da casa». «Si corre ancora una volta il rischio di confermare la tradizione che vuole la provincia di Nuoro più povera e deprivata rispetto alle altre provincie storiche della Sardegna – sottolineano i genitori degli studenti nuoresi –; purtroppo non sarebbe neanche il caso di ricordare che la crisi economica attuale da noi ha una particolare gravità, per cui alla maggior parte di noi genitori non è possibile far fronte alle carenze del servizio pubblico con mezzi privati. I nostri figli possono e vogliono studiare la musica, lo Stato offre loro questa possibilità col Liceo musicale».

Capelli contro Feliziani: non concede una classe in più

la_nuova_1 agosto_2013_miniLICEO MUSICALE

Capelli contro Feliziani: non concede la classe in più


NUORO Roberto Capelli mette sotto accusa il dirigente scolastico regionale per il caso del liceo musicale. «Ci sono gli studenti, ci sarebbero gli insegnanti, i costi supplementari per formare due classi prime anziché una sola sarebbero risibili, c’è un sostanziale via libera da parte del ministero dell’Istruzione, ma – scrive il deputato del Centro Democratico – per 40 ragazzi che vorrebbero semplicemente esercitare il loro diritto allo studio iscrivendosi al liceo musicale “Satta” di Nuoro, il rischio di non poter dare un seguito alle loro più che legittime aspirazioni rimane altissimo, perché il direttore generale dell’Ufficio scolastico regionale per la Sardegna, incomprensibilmente, ha alzato un vero e proprio muro».

Capelli, sulla vicenda, ha presentato un’interrogazione.«Dopo il mio intervento – spiega – si è avviata con il ministero una proficua interlocuzione. In particolare il sottosegretario Marco Rossi-Doria, che ringrazio personalmente, ha dimostrato grande attenzione e sensibilità per la vicenda. Purtroppo rimane da superare l’eccesso di zelo burocratico del direttore generale Ufficio scolastico regionale Francesco Feliziani che continua a interpretare in maniera restrittiva due circolari ministeriali, la 96 del 2012 e la 10 del 2013, ritenendo che non si possa costituire per l’anno scolastico a venire un numero di prime classi superiore a quello dell’anno precedente e finendo così col negare al “Satta” la possibilità di far partire due classi prime anziché una sola per il 2013-2014.

E questo nonostante i preiscritti siano 40, i quali, non potendo essere ospitati in un’unica classe, dovranno essere sottoposti a un’ingiusta lotteria. I più fortunati potranno studiare musica secondo le loro aspirazioni entrando nell’unica classe prima che verrà costituita, mentre gli altri dovranno abbandonare il loro sogno e scegliere altre scuole con altri indirizzi formativi.

A quanto mi risulta – conclude il deputato nuorese – Feliziani non vorrebbe concedere una deroga al “Satta” per non dover fare altrettanto con altri istituti superiori di Sassari e Cagliari in cui si studia musica. Solo che a Cagliari e Sassari esistono più istituti in cui studiare musica. Sarebbe un’ingiustizia troppo grave e mi auguro che il dottor Feliziani riconsideri i fatti e non si renda responsabile di questa lesione di diritti costituzionalmente riconosciuti».

STUDENTI COME SARDINE PER I NUOVI TAGLI ALLE CLASSI

la_nuova_29_luglio_2013_miniStudenti come sardine per i nuovi tagli alle classi

La Gilda: «Situazione inaccettabile alle medie di via Tolmino e di via Aosta» Il sindacato degli insegnanti mette sotto accusa la direzione scolastica regionale
di Luciano Piras - NUORO - Classi con trenta o trentuno alunni, tra i quali anche qualche ragazzo con disturbi dell'apprendimento o con bisogni educativi specifici. Una situazione irrazionale e assurda per due scuole medie cittadine, quelle di via Tolmino e di via Aosta.
«Inaccettabile che non venga loro concessa una classe prima aggiuntiva» alza la voce la Gilda. «Altrettanto grave, per la qualità dell'offerta formativa del territorio, è lo schiaffo che verrebbe inflitto a Nuoro nel caso di una mancata concessione alla frequenza del liceo musicale per tutti i quaranta alunni che si sono iscritti, con entusiasmo, a questa scuola oramai di lunga tradizione e pressoché unica in Sardegna» spiegano in coro Maria Domenica Di Patre, vice coordinatrice nazionale, e Gianfranco Meloni, coordinatore regionale del sindacato degli insegnanti.
Parlano, i due esponenti della Gilda, dopo l'incontro di venerdì scorso a Cagliari tra la direzione scolastica regionale e le organizzazioni sindacali: «restano del tutto disattese le legittime aspettative delle scuole della provincia di Nuoro di ottenere risorse aggiuntive per far fronte alle gravi emergenze legate ai tagli agli organici degli ultimi anni». Di Patre e Meloni vanno avanti:
«Secondo il dottor Francesco Feliziani, vice direttore dell'Ufficio scolastico regionale, poiché l'obiettivo numerico dei posti in organico di fatto, vale a dire la dotazione di personale assegnata dal 1° settembre sulla base del definitivo assetto delle classi, stabilito dal ministero per la Sardegna è pari a 18.903 posti, la Direzione regionale non è attualmente in grado di garantire nessuna delle richieste che la Gilda porta sul tavolo in rappresentanza di situazioni di grave emergenza segnalate dal territorio».
«La Gilda – attaccano la vice coordinatrice nazionale e il coordinatore regionale – esprime la sua totale disapprovazione rispetto alla mancanza di ogni seppur minimo segnale di disponibilità da parte dell'Ufficio scolastico nell'ascoltare le difficoltà del territorio e chiede se si voglia ridurre il tavolo contrattuale regionale a prendere semplicemente visione di fatti compiuti e inesorabili e non, invece, a concordare opportune strategie per sanare gravi situazioni, lesive del diritto allo studio dei nostri giovani.
La Gilda – infine – chiede che le istanze più gravi provenienti dal territorio nuorese, siano soddisfatte attingendo ai 30 posti aggiuntivi concessi in deroga dal ministero e la cui esistenza è riconosciuta dallo stesso Ufficio scolastico regionale».

lunedì 8 luglio 2013

LICEO MUSICALE DI NUORO, INTERROGAZIONE CONSIGLIO REGIONALE SARDEGNA di VINCENZO FLORIS, GIAMPAOLO DIANA, FRANCO SABATINI

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIV LEGISLATURA

INTERROGAZIONE n. 1152/A
INTERROGAZIONE FLORIS Vincenzo - DIANA Giampaolo - SABATINI, con richiesta di risposta scritta, sulla mancata istituzione di una nuova prima classe, presso il Liceo delle scienze umane e economico-sociale - liceo musicale Sebastiano Satta di Nuoro, per l'anno scolastico 2013/2014.
***************


I sottoscritti,
preso atto che:
- i licei musicali sono stati istituiti dal decreto del Presidente della Repubblica n. 89 del 15 marzo 2012, attraverso l'impostazione di un nuovo percorso formativo sperimentale previsto in misura limitata nel nostro Paese;
- il liceo musicale Sebastiano Satta di Nuoro è stato istituito autonomamente e sperimentalmente nell'anno scolastico 2000/2001, consolidando un'esperienza formativa che ha consentito all'istituto nel 2010/2011 di essere riconosciuto formalmente come liceo musicale; l'istituto musicale si articola sulla struttura amministrativa del Liceo delle scienze umane e economico-sociale Sebastiano Satta, il quale è noto in Sardegna, e ben oltre i confini isolani, per la sua grande attività di educazione civica, dimostrata e comprovata dalle esperienze maturate in questi anni di attività pedagogiche, svolte su tutto il territorio nazionale;


- il Liceo delle scienze umane e economico sociale - liceo musicale Sebastiano Satta di Nuoro, deve essere considerato come una delle residue realtà di eccellenza formativa presente nella storica provincia di Nuoro, con offerte formative e istruttive attente all'evolversi della società, con dotazioni strumentali all'avanguardia e con un corpo docente di grande livello professionale e culturale; inoltre la grande tradizione pedagogica e culturale che caratterizza il Liceo Satta, può essere paragonata solo agli storici licei sardi di Cagliari e Sassari; infatti l'Istituto magistrale statale dal quale nasce il Liceo delle scienze umane e economico-sociale - liceo musicale è stato istituito a Nuoro nel lontano 1890;
considerato che lo stesso liceo musicale, per mano del proprio dirigente scolastico, prof.ssa Carta Marchetti, ha prodotto un'attenta è accurata analisi dei costi, smentendo in parte le deduzione del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca (MIUR), dell'Ufficio scolastico regionale e del Sottosegretario di Stato per l'istruzione, l'università e la ricerca, Marco Rossi Doria; di fatto l'istituto sostiene che le circa 40 ore di lezione settimanali aggiuntive, che gli insegnanti dovrebbero sostenere con l'attivazione di un'ulteriore prima classe, non andrebbero "completamente a carico di nuovi docenti da retribuire ex novo, in quanto il Liceo musicale unico in tutta la Provincia di Nuoro e unico istituto superiore in cui si insegna musica, a seguito della riforma Gelmini, che ha eliminato le ore di musica da tutte le scuole superiori, avrebbe la possibilità di impegnare anche le seguenti tipologie di insegnanti: 1 - docenti DOP (dotazione organica provinciale cioè senza sede fissa); 2 - docenti soprannumerari (cioè perdenti posto in quanto nella scuola di appartenenza non si insegna più la musica: 3 - docenti in utilizzazione (che su loro richiesta vorrebbero essere impegnati nel Liceo Musicale sull'insegnamento dello strumento)"; le suddette tipologie di docenti sono già retribuite dall'amministrazione scolastica, la quale non avrebbe un ulteriore aggravio di spesa nella loro utilizzazione;

evidenziato che:
- riferendo in Parlamento sulla questione del Liceo musicale Satta di Nuoro, il Sottosegretario di Stato per l'istruzione, l'università e la ricerca, Rossi Doria, ha sostenuto che: "la dotazione a disposizione di ciascuna regione e di ciascuna provincia, in termini di risorse umane è fissata da norme di natura finanziaria, e non può essere superata se non a rischio di invalidare gli obiettivi prefissati di rispetto della finanza pubblica"; aggiunge, inoltre, il Sottosegretario che: "l'amministrazione scolastica regionale della Sardegna dovrà commisurare la fattibilità della richiesta di attivazione di una nuova classe prima, presso il liceo Sebastiano Satta di Nuoro, verificando sia la tenuta del secondo corso da istituire in termini di possibile stabilizzazione per gli anni a venire, sia in relazione al costo in termini di risorse umane della nuova classe da attivare sia, infine, in relazione ad altre eventuali richieste di attivazione del medesimo tipo di percorso formativo";


- lo stesso Ministero dell'istruzione dell'università e della ricerca, nella risposta inviata al Liceo delle scienze umane e economico sociale - liceo musicale Sebastiano Satta di Nuoro, rispondendo alle motivazioni esposte dal suo dirigente scolastico, fa presente che l'opportunità di derogare alle disposizioni della circolare n. 96 del 17 dicembre 2012, autorizzando l'avvio di due prime classi di liceo musicale per l'anno scolastico 2013/2014, rientra nelle valutazioni dell'Ufficio scolastico regionale (USR) Sardegna;


preso atto che il Liceo musicale Satta, a regime, ha sempre avuto, dalla sua istituzione nell'anno 2010/2011 e anche nell'anno successivo 2011/2012, due classi prime; il problema per l'istituto, sorge nell'anno scolastico 2012/2013 in quanto si è manifestata la necessità di istituire solo una classe prima a causa di una leggera e congiunturale riduzione delle iscrizioni; per il prossimo anno scolastico 2013/2014, invece, si rileva una positiva inversione di tendenza, comprovata dal fatto che vi è stato un incremento delle iscrizioni presso l'istituto, di conseguenza si potrebbe preventivare l'attivazione di due classi prime; da quanto risulta dai dati forniti dal liceo, le iscrizione risultano, a tutt'oggi, ben 40, due delle quali di alunni diversamente abili, le quali permetterebbero il ritorno al regime tradizionale di due classi prime come gli anni precedenti;
sottolineato che la miopia normativa che minaccia il Liceo musicale Satta di Nuoro emerge con la circolare del 17 dicembre 2012, n. 96, che ha per oggetto: "Iscrizioni alle scuole dell'infanzia e alle scuole di ogni ordine e grado per l'anno scolastico 2013/2014"; in cui il Ministero prescrive al paragrafo 3.D) - Iscrizione ai licei musicali e coreutici che: "nelle istituzioni scolastiche ove è presente l'indirizzo musicale, ai fini della determinazione del numero massimo dei posti disponibili si dovrà tenere conto che il numero delle classi prime non potrà superare, in ciascun istituto, il numero di quelle funzionanti nel corrente anno scolastico";


considerato che, alla luce delle circolari ministeriali e delle diverse condizioni descritte, il Liceo musicale Satta di Nuoro, per l'anno 2013/2014, si troverebbe nella discutibile condizione di poter attivare suo malgrado, una sola classe prima, escludendo ingiustamente parte degli studenti della Provincia e della Città di Nuoro che hanno presentato formale, tempestiva e legittima domanda di iscrizione all'istituto;


preso atto della deliberazione n. 12/9 del 5 marzo 2013 dell'Assessore regionale della pubblica istruzione, beni culturali, informazione, spettacolo e sport, avente come oggetto: "Piano di dimensionamento delle istituzioni scolastiche e di ridefinizione della scolastica e dell'offerta formativa per l'anno scolastico 2013/2014",
chiedono di interrogare il Presidente della Regione e l'Assessore regionale della pubblica istruzione, beni culturali, informazione, spettacolo e sport, per sapere:


1) quali iniziative intendano assumere al fine di superare le suddette prescrizioni normative, così da autorizzare l'attivazione e l'istituzione immediata di due classi prime presso il Liceo musicale Sebastiano Satta di Nuoro;


2) quali determinazioni ritengano attuare presso la direzione dell'USR per derogare quanto disposto dalla circolare n. 96 del 17 dicembre 2012, consentendo l'istituzione delle due classi prime per l'anno scolastico 2013/2014.
Cagliari, 20 giugno 2013

 

martedì 2 luglio 2013

Richiesta di deroga per il Liceo Musicale di Nuoro - On. Roberto Capelli

Pubblichiamo integralmente la richiesta trasmessa dall'on. Roberto Capelli al Sottosegretario della Pubblica Istruzione, dott. Marco Rossi Doria, in cui è posto in evidenza il costo bassissimo che l'Amministrazione dovrebbe sostenere per consentire, in deroga alla norma vigente, la frequenza del Liceo Musicale a tutti i quaranta alunni iscritti.

sabato 29 giugno 2013

Studenti come sardine per i nuovi tagli alle classi

la_nuova_29_luglio_2013_miniStudenti come sardine per i nuovi tagli alle classi

La Gilda: «Situazione inaccettabile alle medie di via Tolmino e di via Aosta» Il sindacato degli insegnanti mette sotto accusa la direzione scolastica regionale

di Luciano Piras - NUORO - Classi con trenta o trentuno alunni, tra i quali anche qualche ragazzo con disturbi dell'apprendimento o con bisogni educativi specifici. Una situazione irrazionale e assurda per due scuole medie cittadine, quelle di via Tolmino e di via Aosta.

«Inaccettabile che non venga loro concessa una classe prima aggiuntiva» alza la voce la Gilda. «Altrettanto grave, per la qualità dell'offerta formativa del territorio, è lo schiaffo che verrebbe inflitto a Nuoro nel caso di una mancata concessione alla frequenza del liceo musicale per tutti i quaranta alunni che si sono iscritti, con entusiasmo, a questa scuola oramai di lunga tradizione e pressoché unica in Sardegna» spiegano in coro Maria Domenica Di Patre, vice coordinatrice nazionale, e Gianfranco Meloni, coordinatore regionale del sindacato degli insegnanti.

Parlano, i due esponenti della Gilda, dopo l'incontro di venerdì scorso a Cagliari tra la direzione scolastica regionale e le organizzazioni sindacali: «restano del tutto disattese le legittime aspettative delle scuole della provincia di Nuoro di ottenere risorse aggiuntive per far fronte alle gravi emergenze legate ai tagli agli organici degli ultimi anni». Di Patre e Meloni vanno avanti:

«Secondo il dottor Francesco Feliziani, vice direttore dell'Ufficio scolastico regionale, poiché l'obiettivo numerico dei posti in organico di fatto, vale a dire la dotazione di personale assegnata dal 1° settembre sulla base del definitivo assetto delle classi, stabilito dal ministero per la Sardegna è pari a 18.903 posti, la Direzione regionale non è attualmente in grado di garantire nessuna delle richieste che la Gilda porta sul tavolo in rappresentanza di situazioni di grave emergenza segnalate dal territorio».

«La Gilda – attaccano la vice coordinatrice nazionale e il coordinatore regionale – esprime la sua totale disapprovazione rispetto alla mancanza di ogni seppur minimo segnale di disponibilità da parte dell'Ufficio scolastico nell'ascoltare le difficoltà del territorio e chiede se si voglia ridurre il tavolo contrattuale regionale a prendere semplicemente visione di fatti compiuti e inesorabili e non, invece, a concordare opportune strategie per sanare gravi situazioni, lesive del diritto allo studio dei nostri giovani.

La Gilda – infine – chiede che le istanze più gravi provenienti dal territorio nuorese, siano soddisfatte attingendo ai 30 posti aggiuntivi concessi in deroga dal ministero e la cui esistenza è riconosciuta dallo stesso Ufficio scolastico regionale».

mercoledì 26 giugno 2013

Liceo musicale, il caso in Regione

la nuova 26 06 2013Liceo musicale, il caso in Regione
I consiglieri Floris, Diana e Sabatini presentano una interrogazione urgente
NUORO - Dopo le reazioni decise dei mesi scorsi, da parte dei genitori, degli alunni e degli insegnanti, e l’interrogazione parlamentare del deputato Roberto Capelli, il caso del liceo musicale Sebastiano Satta, di via Deffenu, approda adesso anche sul tavolo del consiglio regionale. Vi approda attraverso una interrogazione urgente depositata dai consiglieri del Pd, Vincenzo Floris, Giampaolo Diana e Franco Sabatini.
I consiglieri regionali Pd chiedono al presidente Ugo Cappellacci e all’assessore competente, «quali iniziative intendano assumere al fine di superare le suddette prescrizioni normative, così da autorizzare l’attivazione e l’istituzione immediata di due classi prime al liceo musicale Sebastiano Satta di Nuoro». Chiedono anche «quali determinazioni ritengano attuare alla direzione dell’ufficio scolastico regionale per derogare quanto disposto dalla circolare 96 del 17 dicembre 2012, consentendo l’istituzione delle due classi prime per l’anno scolastico 2013/2014».
L’interrogazione, spiegano i consiglieri, «nasce dalla convinzione che il liceo musicale Satta sia una delle residue realtà di eccellenza formativa presente nella storica provincia di Nuoro, con offerte formative e istruttive attente all’evolversi della società, con dotazioni strumentali all’avanguardia e con un corpo docente di grande livello professionale e culturale». Secondo Floris, Diana e Sabatini, insomma, la giunta regionale deve farsi «promotrice e garante dell’istituzione di una nuova classe prima nel liceo musicale di Nuoro. Questo deve avvenire perché la tendenza negli ultimi anni delle istituzioni statali è stata quella di un graduale e irreversibile ritiro delle proprie diramazioni periferiche nel territorio del Nuorese. Non possiamo permettere ancora una volta che le istituzioni culturali e scolastiche vengano afflitte dallo stesso male e siano ulteriormente indebolite». (v.g.)

venerdì 21 giugno 2013

LICEO MUSICALE, DA ROMA UNA SPERANZA

la nuova sardegna 21 giugno 2013L’INTERPELLANZA
Liceo musicale, da Roma una speranza
NUORO Sembra aprirsi uno spiraglio per la vicenda del liceo musicale Sebastiano Satta di Nuoro, che – a fronte di una richiesta di poter istituire due classi prime – se ne è visto accordare soltanto una, frustrando le speranze di tanti ragazzi che, pur essendo stati giudicati idonei agli studi musicali.
A far sperare in una soluzione positiva del problema è la risposta che il sottosegretario di Stato per l'istruzione, Marco Rossi-Doria, ha dato, giovedì, all'interpellanza urgente del deputato di Centro democratico, Roberto Capelli: «Stiamo valutando, con l'amministrazione scolastica regionale della Sardegna, la fattibilità della richiesta di attivazione di una nuova classe prima presso il liceo Satta di Nuoro».
E proprio in seguito alla discussione dell'interpellanza Capelli non ci ha messo molto a inviare un resoconto dettagliato sui vantaggi di una deroga per l’istituzione di una seconda classe prima nel liceo nuorese. Si scopre, così, che l'istituzione di una ulteriore classe prima non va a coincidere con un aggravio dei costi.
Questo perché, precisa Capelli, «la differenza tra una classe prima degli altri due indirizzi del Satta è data da sole 5 ore aggiuntive. Queste non vanno completamente a carico di docenti da retribuire ex novo, visto che è previsto anche l'utilizzo di docenti in dop (dotazione organica provinciale) soprannumerari o provenienti da scuole medie della provincia». Inoltre Capelli precisa come in realtà non si stia chiedendo una nuova classe, ma solo le ore di musica in esubero.
D'altra parte «potrebbe verificarsi, come spesso accaduto in passato nello storico della scuola, che dopo l’esperienza del Biennio obbligatorio, la selezione effettuata comporti la costituzione di una sola classe terza o di una sola classe quarta (per accorpamento)». (s.d.)

martedì 18 giugno 2013

KEN ROBINSON: Cambiare i paradigmi dell'Educazione


La CREATIVITÀ' é un concetto familiare eppure stranamente elusivo. Uno degli approcci al problema consiste nel vedere la creatività come un modo particolare di pensare che implica originalità e fluidità, che rompe con i modelli esistenti introducendo qualcosa di nuovo. 
Dal lavoro giovanile di J.P.Guilford il termine PENSIERO DIVERGENTE risulta quello più strettamente connesso all'atto creativo. Guilford asseriva che il pensiero divergente è la capacità di produrre una gamma di possibili soluzioni per un dato problema, in particolare per un problema che non preveda un' unica risposta corretta. Nel pensiero convergente invece, si dice che gli individui convergono, invece che discostarsene, sull'unica risposta accettabile a un problema e producono efficacemente la soluzione. 
Tuttavia non si sostiene che il pensiero divergente sia comunque superiore a quello convergente, o che sbagliamo nel dedicare a quest'ultimo così tanto tempo nelle scuole. Spesso il pensiero convergente si adatta meglio a un problema particolare e inizialmente dovremmo quindi considerare il pensiero divergente come complementare a quello convergente, invece di istituire fra i due tipi di pensiero una sorta di competizione. Ciò che Guilford e altri tentarono di dimostrare è che, dando rilievo al pensiero convergente, siamo stati inclini a trascurare completamente il pensiero divergente e di conseguenza non abbiamo fatto abbastanza per linsegnamento (o lo sviluppo ) della creatività nelle scuole

Il primo punto che gli insegnanti devono quindi tenere a mente è che, quale che sia la loro materia, devono essere consci delle opportunità di incoraggiare il pensiero divergente negli studenti e sfruttarle quando si presentano.

Secondo J.S.Bruner, il pensiero creativo è olistico (produce cioè risposte che hanno un'ampiezza superiore alla somma delle loro parti), mentre il pensiero razionale e convergente è algoritmico (produce cioè risposte che sono inequivocabilmente esse stesse). Entrambi i tipi di pensiero hanno un loro ruolo fondamentale, ma dovrebbero essere utilizzati per completarsi e sostenersi a vicenda e non venire in un certo senso considerati come reciprocamente incompatibili.




lunedì 17 giugno 2013

Genitori in rivolta: «Dobbiamo salvare il liceo musicale»

la nuova sardegna 17 giugno 2013Genitori in rivolta: «Dobbiamo salvare il liceo musicale»
La scuola di via Deffenu rischia il taglio di una classe Appello al ministro dell’Istruzione e alla Regione
di Sebastiano Deledda NUORO - Premiatissimo ovunque, ma con la spada di Damocle dei tagli. È davvero paradossale la situazione del liceo musicale Sebastiano Satta di Nuoro, nato nel 1999 all’interno dell’antico liceo socio-psico-pedagogico e, da allora, unica istituzione musicale statale in una provincia di grandi dimensioni, storicamente penalizzata, carente nei trasporti e martoriata dalla crisi socio-economica, quale è il Nuorese.
L’ultimo attacco alla storica scuola di via Attilio Deffenu si chiama “Circolare ministeriale 96/2012”, e aspetta ancora risposte viste l’ansia e la preoccupazione tra i docenti e tra gli stessi genitori dei ragazzi. Un caso già sollevato da qualche tempo, che ora tuttavia si arricchisce di una nuova puntata. Con un nuovo appello affinché l’impasse trovi una soluzione.
Il corpo docente del liceo musicale lamenta un’applicazione pedissequa e ragionieristica della circolare, che - nell’ottica del risparmio e dei tagli lineari - limita l’iscrizione ai licei musicali all’interno delle sezioni già istituite e funzionanti nel corrente anno scolastico. Tradotto in numeri significa che, ad oggi, a Nuoro è stata autorizzata una sola prima, mentre la richiesta è di avere in organico due classi prime. Una grave ingiustizia per tutti quei ragazzi che hanno già presentato domanda d’iscrizione al musicale, sono stati giudicati idonei agli studi musicali con ampio margine dall’apposita commissione esaminatrice, e tuttavia corrono il rischio di vedere frustrate le loro legittime aspirazioni di poter frequentare un corso di studi idoneo e congeniale alle loro attitudini e ai loro interessi.
Ecco perché, accanto ai docenti, ancora una volta sostenuti dal dirigente scolastico Carla Marchetti, stavolta si sono mobilitati anche i genitori, che hanno firmato un’istanza indirizzata ai direttori dell’Ufficio scolastico regionale e di quello provinciale, ma anche alle organizzazioni sindacali, per avere un sostegno ancora più forte nella battaglia.
Da parte loro i docenti del Satta si rivolgono direttamente al ministro dell’Istruzione, al quale chiedono di emendare la famigerata circolare, nel punto in cui sono previsti i tagli lineari, ma anche alla Regione Sardegna, che dovrebbe considerare la situazione particolarmente disagiata della provincia di Nuoro e sostenere il liceo musicale in quanto soggetto attivo di formazione e di riscatto sociale. Infine un appello a tutte le istituzioni pubbliche nuoresi, perché il liceo musicale Sebastiano Satta è davvero un presidio socio-culturale irrinunciabile