giovedì 5 settembre 2013

Scuole, salvataggio in extremis?

In esame liceo musicale e super classi di Nuoro, lo Scientifico di Bitti e il convitto di Sorgono
Scuole, salvataggio in extremis? Il Nuorese chiede cinque deroghe, oggi mediazione a Roma Cinque priorità della scuola nuorese approdano sul tavolo del ministero dell'Istruzione. Francesco Feliziani, vice direttore scolastico regionale, ieri e oggi è a Roma per valutare le deroghe possibili in Sardegna. Le questioni poste con urgenza dai territori e dai sindacati barbaricini riguardano l'attivazione di un'altra prima classe nel liceo musicale di Nuoro visto che altrimenti rimarrebbero fuori venti iscritti, il salvataggio in extremis della prima classe del liceo scientifico Michelangelo Pira di Bitti, diversamente destinato a morte certa, la sopravvivenza del convitto di Sorgono che si rinnova ogni ottobre con un accordo tra Comune, Provincia e Regione e la situazione degli istituti comprensivi Maccioni e Borrotzu di Nuoro, entrambi appesantiti da classi troppo numerose. Nessuna illusione, ma l'ultimo scampolo di speranza è affidato a questa difficile mediazione.
I SINDACATI «Abbiamo sollecitato l'amministrazione scolastica regionale e tutti gli enti coinvolti, come la Provincia e la Regione, ad agire in modo da trovare spazi di agibilità e soddisfare le richieste dei territori», dice Maria Luisa Ariu, responsabile della Cisl-scuola.
LICEO MUSICALE «Noi non ci fermeremo, continueremo la battaglia», dice Rosalia Cardia Fois, rappresentante dei genitori nel consiglio d'istituto del liceo musicale Satta di Nuoro. Qui la situazione è paradossale perché le iscrizioni abbondano al punto da formare due classi, ma alla scuola viene riconosciuta una sola prima. Troppo poco per 45 iscritti e due disabili: senza la seconda classe metà di loro resta fuori. Genitori e ragazzi sono impegnati da mesi per reclamare l'attivazione di un'altra prima che - spiegano - non comporta aggravi di spese: gli spazi non sono un problema, neppure il personale docente e quello Ata. Nell'istituto di via Deffenu tutto potrebbe essere già pronto ad accogliere i nuovi iscritti, compresi quelli che arrivano dall'Oristanese e dalla provincia di Sassari. A dimostrazione del richiamo crescente di un istituto che colleziona anche premi nella Penisola. Il caso a luglio finisce in Parlamento, ma resta irrisolto.
LA LETTERA I genitori dei ragazzi scrivono ora una nuova lettera-appello alla dirigenza dell'ufficio scolastico regionale e all'assessore provinciale alla Pubblica istruzione. Rilanciano la richiesta di una deroga già messa per iscritto un mese fa, ma rimasta senza risposta. «I nostri figli, a differenza dei loro coetanei di Sassari e Cagliari, non hanno alternative a uno studio della musica in istituzioni statali», sottolineano i genitori. E aggiungono: «Tutti i ragazzi italiani hanno diritto a coltivare i loro talenti nei licei musicali, che necessitano di una equa distribuzione nel territorio. Ma i ragazzi della provincia di Nuoro, a fronte della carenza di scuole medie a indirizzo musicale e della mancanza di un conservatorio, hanno motivo di rivendicare il carattere di urgenza di questo diritto».
NUOVA MOBILITAZIONE «Se arriverà una risposta positiva faremo una grande festa, se fosse negativa continueremo la nostra battaglia», dice Rosalia Corda Fois, portavoce di genitori e ragazzi. L'idea di una nuova mobilitazione traspare anche dalle parole finali della lettera-appello: «Il fatto che finora abbiamo condotto la nostra denuncia in termini di attesa e consapevolezza dei problemi a livello amministrativo non fa di noi persone disposte ad accettare con acquiescenza una prolungata situazione di disconoscimento delle nostre richieste, meno che mai un eventuale diniego finale. Siamo convinti che la nostra provincia sconti già abbastanza il peso dei tagli. Sappiamo che ci sono possibilità di deroga: insistiamo a gran voce per avere quello che spetta ai nostri figli ed esigiamo una risposta da cittadini italiani quali siamo». Marilena Orunesu

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