mercoledì 18 settembre 2013

Liceo musicale, corteo lungo il Corso

Liceo musicale, corteo lungo il Corso Gli studenti scendono in piazza nelle vie centrali della città: raggiungeranno il palazzo della Provincia di Francesco Pirisi NUORO Domani il liceo Satta scende in piazza per chiedere a gran voce il rispetto del diritto allo studio. L’agitazione è stata decisa nell’ambito della protesta per la mancata attivazione nella scuola di una seconda sezione per le matricole che hanno optato per l’indirizzo musicale. Tutti gli studenti dell’istituto in questi primi giorni hanno disertato le lezioni. La questione sul tappeto è nota sin dalla primavera, quando è stato certo che il dimensionamento del ministero aveva sottratto la seconda sezione presente sino a due anni prima. Insieme agli allievi del liceo di via Deffenu dovrebbero essere parte della manifestazione anche i colleghi delle altre scuole della città. Il concentramento sarà proprio davanti alle ex magistrali, intorno alle 8,30, per poi attraversare il corso Garibaldi e raggiungere la Provincia. «Chiederemo un incontro al presidente Deriu e all’assessore della Pubblica istruzione, Tidu, affinché si possano avere in tempi rapidi le risposte che aspettiamo», afferma Lia Fois, rappresentante dei genitori nel consiglio d’istituto. Il problema è sorto a febbraio, subito dopo la chiusura delle iscrizioni di chi andava a chiudere il ciclo delle medie. Per l’indirizzo musicale 47 richieste, da dividere in due classi, secondo i programmi dei dirigenti. Si è messa in mezzo la normativa, che non consente l’aggiunta di sezioni rispetto all’anno precedente. E così 25 ragazzi hanno potuto soddisfare la propria scelta, mentre altri 22 sono rimasti a terra, inseriti in una nuova sezione dell’indirizzo economico e sociale. Una soluzione non conforme alle richieste, «che non consente ai ragazzi di dare una riposta alle proprie aspirazioni, ma è anche contro ai principi sulla formazione contenuti nelle norme civili e costituzionali», aggiunge la signora Fois. L’indirizzo musicale è stato una conquista per Nuoro e il territorio, capace di colmare anche l’assenza in città del Conservatorio. All’inizio 10 anni di corso sperimentale, con la formazione di un gruppo di docenti e la possibilità per i ragazzi di avere l’insegnamento di sei diversi strumenti nei quali fare la scelta. L’istituzionalizzazione dell’indirizzo, con la riforma Gelmini, ha trovato una scuola preparata. Ancora Lia Fois: «Un fiore all’occhiello, su cui ha investito da un paio di lustri la Provincia e la struttura interna all’istituto, dalla dirigenza ai docenti, alla quale in tutti questi anni si sono rivolti sia i ragazzi della nostra provincia, sia di alcuni paesi di quella di Sassari». La conclusione è che il patrimonio didattico non si vuole perdere. Sciopero di giovedì a parte, è prevista la continuazione della protesta, con il coinvolgimento dell’intero istituto.

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