mercoledì 26 giugno 2013

Liceo musicale, il caso in Regione

la nuova 26 06 2013Liceo musicale, il caso in Regione
I consiglieri Floris, Diana e Sabatini presentano una interrogazione urgente
NUORO - Dopo le reazioni decise dei mesi scorsi, da parte dei genitori, degli alunni e degli insegnanti, e l’interrogazione parlamentare del deputato Roberto Capelli, il caso del liceo musicale Sebastiano Satta, di via Deffenu, approda adesso anche sul tavolo del consiglio regionale. Vi approda attraverso una interrogazione urgente depositata dai consiglieri del Pd, Vincenzo Floris, Giampaolo Diana e Franco Sabatini.
I consiglieri regionali Pd chiedono al presidente Ugo Cappellacci e all’assessore competente, «quali iniziative intendano assumere al fine di superare le suddette prescrizioni normative, così da autorizzare l’attivazione e l’istituzione immediata di due classi prime al liceo musicale Sebastiano Satta di Nuoro». Chiedono anche «quali determinazioni ritengano attuare alla direzione dell’ufficio scolastico regionale per derogare quanto disposto dalla circolare 96 del 17 dicembre 2012, consentendo l’istituzione delle due classi prime per l’anno scolastico 2013/2014».
L’interrogazione, spiegano i consiglieri, «nasce dalla convinzione che il liceo musicale Satta sia una delle residue realtà di eccellenza formativa presente nella storica provincia di Nuoro, con offerte formative e istruttive attente all’evolversi della società, con dotazioni strumentali all’avanguardia e con un corpo docente di grande livello professionale e culturale». Secondo Floris, Diana e Sabatini, insomma, la giunta regionale deve farsi «promotrice e garante dell’istituzione di una nuova classe prima nel liceo musicale di Nuoro. Questo deve avvenire perché la tendenza negli ultimi anni delle istituzioni statali è stata quella di un graduale e irreversibile ritiro delle proprie diramazioni periferiche nel territorio del Nuorese. Non possiamo permettere ancora una volta che le istituzioni culturali e scolastiche vengano afflitte dallo stesso male e siano ulteriormente indebolite». (v.g.)

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