venerdì 7 giugno 2013

Da Bach a Mozart, gli alunni del “Satta” incantano la platea

la nuova sardegna 7 giugno 2013Da Bach a Mozart, gli alunni del “Satta” incantano la platea Successo per il saggio di fine anno del liceo musicale La dirigente: «Volevamo presentarci alla cittadinanza» di Francesco Pirisi - NUORO - Il liceo musicale come il conservatorio. I grandi della musica, da Bach a Mozart, da Haendel a Debussy, interpretati dai ragazzi della scuola di via Deffenu. L’occasione è il saggio di fine anno, che si è svolto mercoledì sulla scena del teatro Eliseo. Una serata di gala, alla quale non mancano le autorità.
Ma soprattutto è presente una folta platea di nuoresi, talmente tanti che qualcuno non trova posto. Lo spettacolo va oltre le stesse attese, come conferma lo scrosciare di applausi. Musiche di gran classe, affidate alle note di violini, chitarre e flauti, che farebbero la gioia dei patiti del ramo, che aprono il concerto. In tanti tornano sul palco, quando è il momento dell’ensamble per accompagnare i coristi. Dirige Marino Ferraro. Il clima è diventato effervescente. Sono quasi tutti gli 80 interpreti che concludono l’annata, se non il ciclo di studi, in quello che è l’unico liceo musicale della provincia.
«Ci tenevamo molto a questo appuntamento. Quest’anno abbiamo deciso di uscire dalla sala della scuola per presentarci alla cittadinanza», spiega Carla Rita Marchetti, la dirigente delle ex magistrali. Il saggio di giugno segue quello di metà termine, a Natale. Dentro ci sono 9 mesi di lezioni, con 32 ore settimanali, che sopravanzano gli ordinari orari delle superiori. La musica è la specialità. S’imparano violino, chitarra, flauto, pianoforte e percussioni. Ogni strumento ha i suoi maestri, con una didattica che alla fine è quasi individualizzata. La dotazione di strumenti è di pari grado, anche per la loro qualità.
Come conferma la dirigente: «Da tre anni, con la riforma Gelmini, lavoriamo in regime “ordinamentale”, nel senso che il liceo musicale è uno dei sei introdotti dalla riforma. Ma già dal 2000 abbiamo avviato l’indirizzo sperimentale, che ci ha permesso di maturare una notevole esperienza nel campo. Ci portiamo dietro dunque un’esperienza di valore e un corpo docente stabile e preparato». Il cammino è punteggiato da tanti riconoscimenti. L’ultimo a maggio a Foggia, nel concorso nazionale “Umberto Giordano”, dove i nuoresi hanno primeggiato. E pur senza targhe e coppe, ha il sapore dell’affermazione la presenza del liceo “Sebastiano Satta” all’interno dell’Open sound. Esperimento voluto dal ministero, con scuole di Italia, Inghilterra e Danimarca.
Il concerto all’Eliseo ha il senso di presentare tutto ciò, «anche perché – dice Paola Puggioni, docente di Canto e Tecnologia – non tutti conoscono il valore di questi ragazzi e l’attività della scuola».
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Ma la scuola rischia il taglio di una classe
NUORO La nota stonata della vita del liceo musicale “Satta” continua a essere il taglio di una delle due prime classi operata dall’ufficio scolastico regionale nel settembre 2012, in seguito alla legge di riforma. Nelle ex magistrali però non ci stanno: «Quest’anno abbiamo avuto 40 richieste per l’indirizzo musicale: come facciamo ad accontentare e a non deludere questi ragazzi?», si chiede Carla Marchetti.
Che fa notare come «tra gli iscritti ci sono anche due ragazzi disabili, da seguire con attenzione, e con l’obbligo in questo caso di non avere più di 25 alunni in aula». Sulla questione è stata presentata un’interpellanza parlamentare al ministro dell’Istruzione da parte del deputato Roberto Capelli di Centro Democratico e un’identica interpellanza presentata alla Regione dal consigliere regionale Efisio Arbau, La Base, affinché si riconsideri la situazione, anche perché per Nuoro il liceo musicale equivale a un conservatorio.
L’ obiettivo «è denunciare l’ennesimo paradosso della burocrazia italiana che rischia di ledere il diritto allo studio di 40 ragazzi del nuorese. Mi auguro – dice Capelli – che il ministro e la Regione risolvano questo caso assurdo, che viola il diritto costituzionalmente riconosciuto all’istruzione». (f.p.)

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