mercoledì 3 marzo 2010

Salvo il liceo musicale. Ma c’è un giallo


Il capoluogo della Barbagia ospiterà uno dei dieci istituti italiani sopravvissuti alla riforma Gelmini

Salvo il liceo musicale. Ma c’è un giallo

Il ministero dà la notizia su internet e poi rimette tutto in discussione


La preside e la Provincia annunciano la festa ma i delusi delle altre regioni fanno temere un colpo di mano

di Gianluca Corsi
NUORo. È iniziata con squilli di tromba e festeggiamenti, ma a metà giornata aveva già assunto i contorni del giallo la notizia dell’istituzione del liceo musicale a Nuoro. Una notizia attesissima, che ha iniziato a circolare dal mattino quando i diretti interessati hanno cliccato nella homepage del portale del ministero dell’Istruzione.
Sul link «cerca la scuola» compariva la seguente dicitura: «Sono in linea gli elenchi degli istituti di istruzione secondaria di II grado funzionanti sul territorio nazionale, suddivisi per regioni e per province, con a fianco di ciascuno indicati i corsi di studio con eventuali opzioni ed articolazioni, il cui avvio è previsto per il prossimo 1º settembre 2010». E cliccando su Nuoro, licei musicali, compariva la mappa del glorioso «Regio Istituto Magistrale Sebastiano Satta», da sempre ospitato nello storico edificio razionalista di via Attilio Deffenu. Un colpo davvero insperato per il capoluogo barbaricino, una delle dieci città italiane ad avere il privilegio di ospitare un liceo di questo tipo. Tutti subito a immaginare caterve di studenti sardi disposti a fare i pendolari o stabilirsi in città per poter studiare la musica.
Non sarà come avere il terzo polo universitario, ma è già un bel traguardo per un territorio poco avvezzo a primati del genere. Tanto che, a parte la gioia incontenibile di Carla Marchetti, dirigente scolastico che ha trasformato la battaglia per avere il liceo musicale a Nuoro in una battaglia di tutti, è arrivata subito la reazione dalla Provincia. «È uno strumento in più per Nuoro per essere città - ha immediatamente commentato il presidente Roberto Deriu - è un motivo in più perché il territorio guardi a Nuoro».
Ma un primo dubbio emerge cercando altri eventuali licei musicali in Sardegna: c’è anche Sassari. Poiché la riforma Gelmini riduce i licei musicali da quaranta a dieci in tutta Italia era già sembrato un miracolo che alla Sardegna ne spettasse uno. Due, non lo si sperava proprio. Il mistero si infittisce nel primo pomeriggio quando, sulla homepage del ministero compare un inquietante «Avviso agli utenti»: applicazione «temporaneamente disattivata per un aggiornamento della base informativa».
L’applicazione ricompare in tarda serata con l’aggiunta che «a breve sarà resa disponibile una ulteriore lista di istituti con sezioni di licei musicali, da sottoporre, nella prima riunione utile, alla valutazione della Conferenza Unificata». Cosa succede? I nuoresi non reggerebbero all’ennesimo dietrofront. Da Roma, Maria Domenica Di Patre, vice coordinatrice nazionale e responsabile nuorese della Gilda insegnanti, non sembra sorpresa. «La notizia dell’istituzione di un liceo musicale a Nuoro - commenta la sindacalista - deve darla direttamente il Ministero, e non il suo sito internet. Giovedì con i tecnici del ministero parleremo di confluenze, classi di concorso e anche licei. Sarà l’occasione per capire una volta per tutte se Nuoro avrà davvero il suo liceo musicale». Ma cosa è successo al Ministero? «Dopo l’annuncio della prima lista - spiega la sindacalista - c’è stata una levata di scudi a livello di Conferenza Stato-Regioni, anche perché si era arrivati al paradosso che la Sardegna aveva due licei e Roma e il Lazio neppure uno. Comunque al Ministero garantiscono che uno dei licei musicali avrà sede a Nuoro».
Intanto oggi, con inizio alle 9,30, alle magistrali ci sarà un’assemblea straordinaria dell’istituto, organizzata con la Provincia, per festeggiare l’avvenimento. Gli studenti del corso musicale terranno un concerto. Sperando che non sia il canto del cigno del liceo a Nuoro.

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