domenica 28 febbraio 2010


Domani si saprà se l’istituto nuorese sopravviverà alla riforma Gelmini

Il liceo musicale in bilico

La preside: «Abbiamo tutte le carte in regola»


di Gianluca Corsi
NUORO. Bisognerà attendere ancora fino a domani per sapere se Nuoro farà parte del gruppo delle dieci città italiane candidate a ospitare il liceo musicale. L’elenco delle scuole che potranno attivare i licei musicali e l’unico liceo coreutico previsto sarà diffuso su internet lunedì primo marzo.
Intanto le possibilità che il capoluogo barbaricino possa ospitare uno dei licei sembrano essersi alquanto ridotte, dopo che i tecnici del ministero dell’Istruzione, nell’incontro di mercoledì scorso con i sindacati, hanno annunciato che l’anno prossimo saranno attivate non più quaranta classi di liceo musicale e dieci di liceo coreutico, come inizialmente previsto dalla riforma del ministro Gelmini ma, rispettivamente, dieci e una.
Una vera batosta per i sindacati, ma soprattutto per il mezzo milione di ragazzini italiani in procinto di scegliere come proseguire gli studi, che avranno un ventaglio di sole cinque possibilità (classico, scientifico, delle scienze umane, linguistico e artistico) e non più sei.
Chi invece preferisce aspettare con serenità il fatidico primo marzo è la dirigente scolastica del liceo socio-psico-pedagogico “Sebastiano Satta” (le ex magistrali), Carla Marchetti.
«Sono convinta - commenta la battagliera preside nuorese - che la nostra scuola abbia tutte le carte in regola per essere tra le dieci prescelte. Sfido chiunque a trovare un altro istituto che, come il nostro, possa vantare un piano orario assolutamente affine a quello dei nuovi licei musicali, e con delle caratteristiche che hanno addirittura anticipato la riforma». Effettivamente la sperimentazione fatta nel liceo pedagogico musicale di Nuoro dura da dieci anni, e ha dato risposta a un’utenza variegata per provenienza territoriale e sociale, con iscritti provenienti perfino dalle altre province sarde.
Attualmente conta sette classi, con oltre centoquaranta iscritti e più di cento diplomati e che procede nell’ottica dell’integrazione degli allievi diversabili.
Da ottobre è in corso una dura battaglia in difesa della sperimentazione dell’istituto, con la richiesta di farne la sede di uno dei licei musicali previsti dalla nuova riforma dei licei.
«Ci siamo già attivati per ottenere una convenzione col conservatorio - continua Carla Marchetti -, clausola peraltro introdotta nella nuova riforma. Una volta ottenuta la convenzione avremo tutti i requisiti previsti, e non ritengo possibile che si potrà affossare un patrimonio come quello che abbiamo costruito negli anni».
Se Nuoro dovesse essere scelta tra le dieci sedi italiane del nuovo liceo musicale sarebbe un bel colpo, e la capacità attrattiva del capoluogo delle zone interne della Sardegna se ne gioverebbe molto.